
QUAGLIA AL QUADRATO E IL MIO NUOVO LIBRO
Un piatto deve raccontare una storia, trasmettere emozioni di piacere, stimolare il palato e tutti gli altri sensi insieme.
Per cucinare un buon piatto non vi basterà quindi saper mettere insieme qualche ingrediente, bilanciando i sapori e le consistenze, ma occorrerà coinvolgere il senso della vista perchè l’esperienza del “cibarsi” sia davvero completa, a 360°.
Il detto “si mangia con gli occhi” non è fine a se stesso, davvero assaggiare un piatto ben impiattato ci predispone positivamente all’assaggio, l’attrazione che proviamo di fronte a qualcosa che ci piace rende l’esperienza emozionale ancora più forte.
Ma che cos’è un piatto?
Il piatto è una composizione di ingredienti che combina colori, forme, consistenze, temperature e gusto.
La parola “comporre” significa mettere insieme più cose stabilendo tra loro dei rapporti di armonia ed equilibrio in modo che ognuno sostenga l’altro.
Dal dialogo tra tutti gli ingredienti nasce il piatto cui è impossibile togliere o aggiungere un elemento senza rompere l’equilibrio.

Ma quale è il punto di partenza per realizzare un impiattamento creativo?
Sicuramente si comincia sempre dalla valorizzazione dell’ingrediente principale perchè venga esaltato e mai coperto dagli altri elementi che invece dovranno fare come da contorno.
E poi si fa ricorso alle forme geometriche ( come il quadrato, il rettangolo, il cerchio, il triangolo…) perchè, per la loro semplicità e le loro proporzioni, trasmettono in modo intuitivo una sensazione di ordine e armonia.
Come si fa ad essere così artisticamente ispirati con una pentola fumante sul fuoco e una padella con il manico che scotta?
Vi svelo un segreto….creare un piatto solo dopo aver cucinato tutti gli ingredienti e poi pretendere di “accozzarli” insieme in modo creativo è impossibile.
Quando vi accingerete alla creazione di un nuovo piatto dovrete per prima cosa “buttar giù” uno schizzo, una sorta di bozzetto dell’artista, in cui stabilire la disposizione delle forme o degli ingredienti e solo dopo accendere i fornelli.

Arrivo in vostro soccorso!
“A scuola di food design, impiattare con gusto e creatività” il mio primo libro dedicato all’impiattamento del cibo, che potete già trovare in prevendita su amazon cliccando qui.
Questo libro è la mia ultima fatica atavica perchè oltre ad essermi occupata delle ricette e degli impiattamenti, ho scattato le foto ( tutte, ma proprio tutte), ho scritto i testi ( si si….anche quelli introduttivi che nessuno legge mai ma che invece sono tanto importanti, ed è stata la parte più complicata da portare a casa), mi sono occupata anche dell’impaginazione, immaginata e implementata non senza sudore, insieme ai ragazzi della redazione di cucina della Giunti Editore (per mia fortuna persone buone e tanto pazienti), e poi la copertina, i ringraziamenti redatti con la lacrimuccia sul viso….
Insomma questo libro è a tutti gli effetti un 4° figlio e lo so solo io quanto impegno c’è voluto per portarlo a termine, quanto coraggio per superare le paure di non essere mai all’altezza, quanto studio e ricerca, quanta fatica nel rinunciare alle vacanze di Natale togliendo tempo prezioso alla mia famiglia ( ho scattato anche il 25 dicembre…..giuro!).
Ma ora che è qui tra le mie mani tutto sembra svanito, sembra sia stato un “gioco da ragazzi”, potrei riscriverne subito un altro…

Sono pronta a relazionarmi con qualsiasi critica perchè sono la prima a non prendermi troppo sul serio ma mi auguro “da morire” che questo libro vi piaccia….TANTO!
Spero che vi venga voglia di sfogliarlo e poi cimentarvi in quale piatto, di regalarlo alla vostra migliore amica che ama cucinare, impacchettarlo e lasciarlo sotto l’albero di Natale con un biglietto di auguri per vostro padre, di tenerlo nel vostro ristorante per lasciarvi ispirare ogni volta che vorrete qualche idea per impiattare, di sottolinearlo e rimepirlo di “orecchie” per segnare le pagine più interessanti, di suggerirlo in libreria a chi guarda lo scaffale con la faccia a punto interrogativo.
Insomma…..dajeeeeee!!!!
Aiutatemi a diffondere la bellezza e l’armonia nelle cucine.
Questo libro era il sogno che mai avrei creduto di realizzare, lo avevo scritto anche nella mia bio, mentre adesso devo trovarmi un nuovo obiettivo più ambizioso e importante di questo.
Un’idea ce l’avrei già…..
Fiocco ai grembiuli

Per i pomodorini confit:
6 pomodorini ciliegino
sale
zucchero
Per le quaglie:
4 quaglie da disossare
90 gr petto di pollo
30 gr albume
20 gr panna fresca
80 gr spinacini freschi
1 uovo
50 gr pangrattato
olio di semi per friggere
sale
pepe
olio evo
Per decorare:
80 gr patè di olive taggiasche
20 gr funghi pioppini freschi
12 foglioline di spinaci fresche
germogli

Questa ricetta è abbastanza semplice ma occorre, per prima cosa imparare a disossare una quaglia. Si parte dalle due cosce e poi si ricavano i due petti.
Per rendere creativo questo piatto il petto di quaglia è stato farcito con un composto al profumo di spinaci e leggermente stufato in padella.
Le cosce invece, farcite allo stesso modo, sono fritte e si mangiano tenendo con le dita l’esile osso.
Intervallate petto e cosce sul piatto in modo da donare movimento all’impiattamento.
Sopra una teglia coperta da carta forno disponete i pomodorini ciliegino tagliati a metà e spolverati di sale e pepe.

Disossate le quaglie in modo da ottenere due cosce e due petti.

Frullate bene in modo che si formi un composto abbastanza omogeneo e appiccicoso che servirà per il ripieno delle quaglie.

Coprite con il secondo petto di quaglia in modo da ottenere una sorta di “panino”, create una caramella con la pellicola, cercando di eliminare l’aria e di ottenere una forma ovaleggiante.
Chiudete la caramella nella carta alluminio e procedete nello stesso modo con il resto delle quaglie.

Distribuite un cucchiaino di ripieno all’estremità di ciascuna coscia e poi arrotolate la carne verso l’ossicino.
Con la pellicola formate un pacchetto come avevate fatto in precedenza con il petto e poi copritelo con carta allumino.

A fine cottura scolate i pacchetti e metteteli in acqua fredda e ghiaccio in modo da fermare la cottura.
Non appena tiepidi eliminate alluminio e pellicola poi scaldate dell’olio evo in una padella e dell’olio di semi in una casseruola.
Sbattete l’uovo in una tazza e immergetevi le cosce di quaglia.

Rosolate infine i petti in padella con l’olio evo in modo che si dorino a sua volta.

Tagliate i petti di quaglia a 45°C con un coltello e poi disponeteli sopra il patè intervallandoli con le cosce, facendo in modo che l’ossicino resti verticale.

Infine decorate con i germogli.

brava
Grazie!